Che cos’è la droga? Droga è qualsiasi sostanza in grado di alterare la mente. I vari tipi di droghe, in sostanza, sono dei veleni. L'effetto che esse producono dipende dalla quantità assunta. Infatti, mentre una piccola quantità funziona come stimolante, una quantità maggiore agisce come sedativo e una quantità ancora più grande agisce esattamente come un veleno e può causare la morte della persona.
Alcool
Con questo termine s’intendono tutte le sostanze che contengono alcol etilico: vino, birra, superalcolici. In altre parole qualunque liquore, ottenuto per distillazione o fermentazione o qualsiasi bevanda o i suoi vapori, contenenti una qualche percentuale di alcool.
L’alcool è farmacologicamente una droga che, secondo le dosi, ha effetti euforizzanti, disinibitori, stimolanti o calmanti. Inoltre se assunto per lunghi periodi dà luogo ad una forte dipendenza.
La sindrome di astinenza da alcool è addirittura più drammatica di quella dell’eroina, negli stadi iniziali si manifesta con il tremore delle mani, nei casi estremi si hanno il delirio e convulsioni (delirium tremens).
L’intossicazione da alcool (ubriachezza) provoca mancata coordinazione dei movimenti, lentezza dei riflessi, difficoltà a parlare, e soprattutto tendenza all’aggressività. Secondo le ricerche eseguite in tutti i paesi l’alcol fra tutte le droghe è quella che provoca il più alto livello di violenza verso sé stessi e verso gli altri.
Negli ultimi anni si è discusso molto e a lungo riguardo alcune tossicodipendenze ereditarie.
L’alcolismo si è detto, qualche volta è un male di famiglia. Comunque non è stato mai trovato un gene connesso all’alcolismo o alla tossicodipendenza.
Anfetamine
Le persone che abusano di anfetamine sono attratte dal senso di benessere, di vigore, di sicurezza in se stesse dato da queste droghe. I forti consumatori sono identificabili da loquacità, presenza di tremore alle mani, cute sudata, midriasi (restringimento delle pupille), ipermotilità, anche con gesti ripetitivi. La via di somministrazione preferita è quella endovenosa, anche se le anfetamine possono essere assunte per via orale, inalazione o fumo.
A differenza della dipendenza da eroina, che insorge più rapidamente se la sostanza è assunta per via endovenosa, e della dipendenza da cocaina, che è più rapida e accentuata se questa viene fumata o iniettata, la dipendenza da anfetamine non è influenzata dalle modalità di assunzione della sostanza.
L’uso continuo o di dosi elevate amplifica gli effetti collaterali, senza aumentare quelli piacevoli.
La persona che fa uso di anfetamina perde l’appetito e si trova a non toccare cibo per più giorni; non prova più sonno e può rimanere sveglia per giorni interi, sino a crollare in uno stato di prostrazione e stati d’ansia. La persona che abusa di anfetamina può arrivare ad avere atteggiamenti paranoici e sentire voci che non esistono. Fattori di rischio aggiuntivi sono gli effetti devastanti che, a breve o a lungo termine, questa droga può provocare sul cervello. Esiste un’intossicazione acuta da anfetaminici, una cosiddetta “overdose”, caratterizzata clinicamente da un quadro di insufficienza cardiocircolatoria acuta ed irreversibile che porta ad un rapido decesso.
Cannabis
Convenzionalmente, il termine “cannabis” viene usato per indicare soltanto la pianta coltivata per ottenere prodotti psicoattivi o medicinali e viene esteso alle sostanze psicoattive che vengono ottenute dalla pianta. Il più importante principio attivo della cannabis è il tetraidrocannabinolo (THC). I principali derivati della cannabis sono l’hashish e la marijuana.
Cobret
E’ un derivato dell’eroina con una quantità di principio attivo piuttosto bassa, nato di recente sul mercato illegale per una certa fascia di consumatori: quelli che si “impasticcano” con gli psicostimolanti. Dopo una notte in ecstasy, il cobret calma e rilassa. E’ una polvere marroncina che si fuma o si inala. I pericoli però sono esattamente quelli dell’eroina.
Coca
Pianta psicoattiva (nome botanico Erythroxylon Coca) che cresce nelle pendici orientali delle Ande e nelle zone adiacenti dell’Amazzonia, in un’area che interessa Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia, Venezuela, Argentina, Brasile.
La parte psicoattiva della pianta sono le foglie, che vengono raccolte tre volte all’anno e sono pronte all’uso dopo essere state seccate al sole. Il principio attivo della Coca è la cocaina, contenuta nelle foglie di coca in una proporzione fra 0,35 % e 0,90 %.
Gli effetti della coca sono fondamentalmente stimolanti, ma molto più blandi della cocaina. L'uso delle foglie di coca è proibito ma è tuttora diffuso tra le popolazioni andine. Non esiste praticamente un traffico illegale di coca fuori dai paesi di produzione perché la foglia si deteriora rapidamente.
Cocaina
Anche la cocaina è una droga eccitante come l’anfetamina. A questa droga vengono riconosciuti effetti afrodisiaci, sensazione di forza e bellezza, fa sentire la persona che la usa “al centro del mondo”. In realtà ha effetti collaterali devastanti: la persona che ne abusa può perdere la ragione, avere il cervello rovinato, avere manie ed idee fisse che la portano a vivere una dimensione irreale, con sintomi paranoici.
L’assunzione della cocaina avviene per via endovenosa, per inalazione o fumandola.
La persona che usa cocaina assume questa droga molte volte durante la giornata; il suo effetto dura poco, per cui la persona deve assumerne in continuazione. Irritabilità e depressione subentrano quando l’effetto di questa droga diminuisce sulla persona; la paranoia e una forte sensazione di depressione solitamente seguono queste fasi.
Ecstasy o Mdma
Contrariamente a quanto si pensa, l’ecstasy (o mdma) è un vecchio farmaco. Nasce infatti all’inizio del secolo insieme all’anfetamina, ma viene ritirato dal commercio dopo brevissimo tempo, a causa di effetti eccessivamente stimolanti come insonnia, inquietudine, aggressività. Così come avviene per le altre sostanze, l’ecstasy può essere tagliata con altre droghe in funzione di uno “sballo” difficilmente controllabile. Per raccogliere una casistica sugli effetti di questa droga, l’ambiente non è più l’ospedale, ma l’uscita delle discoteche. Le manifestazioni degli effetti collaterali dell’ecstasy o mdma sono tanto acute quanto momentanee. In una persona labile, si possono scatenare fenomeni di grave dissociazione e turbamenti psichici. Uno dei rischi prodotti da questa droga sull’individuo che ne abusa è un delirio di onnipotenza, per molti aspetti simile a quello determinato dalla cocaina. Quando l’effetto della droga sparisce, la persona si sente abulica, depressa, con stati d’animo ansiosi.
Recenti ricerche hanno dimostrato che l’ecstasy o mdma crea danni irreversibili al sistema nervoso ed allo stesso cervello.
Eroina
L’eroina è un oppiaceo un derivato dall’acetilazione della morfina e fu elaborata agli inizi del ‘900 per curare le crisi d’astinenza degli innumerevoli morfinomani. L’eroina, tra le droghe “di strada”, è la più mortale. L’intossicazione fisica sopraggiunge dopo pochi mesi, se l’approccio è saltuario. La persona che ne abusa giornalmente, può trovarsi intossicata e dipendente fisicamente già dopo poche settimane.
La via di somministrazione preferita dal dipendente da eroina è quella endovenosa, anche se l’eroina si può inalare o fumare.
La trappola, per la persona che comincia a farne uso, è la convinzione che “io non finirò mai come gli altri” oppure “se questa è l’eroina io smetto quando voglio”.
La persona che fa uso di questa droga, deve continuamente aumentare la dose giornaliera per poterne sentire gli effetti; mentre gli effetti collaterali che questa droga crea sul corpo della persona sono devastanti e possono culminare con l’overdose e la morte.
Un tossicodipendente da eroina perde ogni tipo di valore etico, morale e di rispetto sia nei propri confronti e sia nei confronti delle persone che lo circondano; siano questi genitori, la moglie, il marito e/o i figli. Il bisogno di soldi per poter soddisfare la quantità necessaria di droga giornaliera che la persona necessita, la portano a pensare solo a racimolare i soldi che gli permetteranno di avere la sua dose.
Ghb
Abbreviazione per "acido gamma-idrossi-butirrico", il GHB è una sostanza usata in passato come anestetico generale ed attualmente usata per il trattamento della sindrome di astinenza da alcolici. Il GHB è usato come sostanza psicoattiva (chiamata in gergo anche “ecstasy liquida”) in particolare assieme o dopo l'ecstasy. Ha effetti rilassanti in dosi moderate, a dosi forti dà spossatezza e disorientamento. Pericoloso specialmente se mescolato con l'alcool o altre droghe (può anche essere mortale).
Il GHB è stato usato come anestetico generale ed ipnotico nel trattamento dell’insonnia. Negli USA è anche chiamato G, Juice, Liquid X, Liquid E. Il suo uso potenziale come droga da stupro negli anni novanta ha portato all'inserirla negli USA tra le sostanze controllate (Controlled Substances Act), nel marzo del 2000 e il 21 marzo 2001, la Commissione sui narcotici ha posto il GHB tra le sostanze psicotrope.
la sostanza viene mescolata alle bevande da malintenzionati, per intontire la vittima e in seguito derubarla o abusarne sessualmente. Le vittime presentano una diminuzione dello stato di coscienza e spesso non riescono più a ricordarsi di quanto accaduto.
In locali pubblici o discoteche non accettare bevande aperte da sconosciuti.
Non lasciare i drink senza sorveglianza (gocce k.o.!).
Hashish Marijuana
L’uso della marijuana e delle altre droghe “leggere” danneggia la concentrazione, le registrazioni mentali ed il ricordo di immagini mentali precedentemente registrate. Queste droghe possono far svanire il senso di timidezza, possono far sentire disinibita la persona inibita, far sentire forte la persona debole, soprattutto nei confronti del sesso.
La persona che fa uso di queste droghe ha un radicale cambiamento di personalità e perde l’ambizione nella vita.
La perdita di ambizioni è il punto di partenza: l’adolescente concentra tutta la sua attenzione a questi stati di “benessere” e rinuncia a qualsiasi altro interesse come lo sport, la lettura dei testi scolastici, i suoi hobbies. Uno degli effetti più ovvi del fumare la marijuana o hascisc è la stanchezza.
Queste droghe dirigono verso l’interno o “interiorizzano” l’attenzione di una persona; il risultato è una persona che non ha più il controllo dell’ambiente e delle persone che la circondano, ma perennemente con “la testa fra le nuvole”.
Senza una dovuta attenzione, una buona memoria non si sviluppa e diventa molto difficile ricordare ciò che è stato registrato precedentemente.
Possiamo dire con sicurezza che l’uso di queste droghe può contribuire a causare nella persona stanchezza, pallore, problemi di memoria e cambiamenti di personalità.
Ci sono 400 prodotti chimici nel fumo della marijuana. Tra questi è stato dimostrato che 60 causano il cancro. Questi prodotti chimici rimangono nel corpo per anni. La marijuana contiene THC, una neuro tossina, ossia un veleno che intacca cervello e nervi.
Ice - Shabu
Letteralmente significa “ghiaccio” dall’aspetto dei cristalli che si fumano come il crack, ma è più tossico di quest’ultimo. E’ un particolare tipo di anfetamina scoperta nel 1893 in Giappone (dove si chiama “shabu”, nome diffuso anche in Italia). In America è arrivato negli anni ottanta e lo considerano già la droga del futuro. Può anche essere masticato.
E’ un fortissimo stimolante del sistema nervoso che fa sentire eccitati, euforici, quasi invulnerabili, e i suoi effetti durano dalle 8 alle 24 ore. Scatena aggressività, allucinazioni, depressione e porta a gravi disturbi renali. E’ facile diventarne dipendenti.
Ketamina
Lsd
L’Lsd (dietilamide dell’acido lisergico, chiamato in gergo anche acido o trip) è un derivato sintetico di una muffa della segale cornuta. Scoperto nel 1943 da Albert Hoffman, un chimico svizzero che lavorava alla Sandoz (industria farmaceutica), Lsd fu presto noto per i suoi effetti tipicamente “psichedelici”.
L’Lsd determina un’alterazione delle percezioni: immagini distorte, colori più vivaci, fantasie, talvolta allucinazioni. Gli effetti si manifestano dopo 30-60 minuti dall’indigestione, raggiungono il picco in 2 o 3 ore si estinguono dopo 6-10 ore.
Una dose anche normale di Lsd può provocare disturbi psichici transitori; i disturbi possono avere anche conseguenze più gravi e prolungate in alcuni casi. L’effetto negativo più frequente è l’ansia: il soggetto è spaventato dalla sensazione di non poter controllare i propri pensieri. In qualche caso la una malattia mentale latente può aggravarsi e persistere anche a lungo dopo la cessazione degli effetti.
Mescalina
La mescalina (trimetossifeniletilamina) è il principio attivo del PEYOTE, cactus a effetti psichedelici.
Gli effetti della mescalina sono meno violenti di quelli del peyote e sono descritti come analoghi a quelli dell’LSD.
Metadone
Morfina
Principio attivo degli oppiacei. La morfina estratta dalla pianta viene prodotta legalmente come farmaco analgesico.
Ha proprietà simili a quelle dell’eroina, anche riguardo a dipendenza, tolleranza e tossicità.
Oppio
Lattice che si ottiene dall’incisione delle capsule non mature del papavero da oppio (Papaver Somniferum). Per i suoi effetti psicoattivi (fondamentalmente depressivi) viene fumato o mangiato. E’ praticamente la più antica e diffusa droga conosciuta dall’uomo. Il suo uso è segnalato fin dall’epoca dei Sumeri, 4000 anni prima di Cristo. In medicina è usato come analgesico almeno dal III secolo a.C. Una soluzione di oppio al 10%, chiamata LAUDANO, è usata dall’inizio del 1500 fino al secolo XIX come medicina ma anche per i suoi effetti psicoattivi.
Poppers
Psicofarmaci
Speed (Stimolanti Sintetici)
Nel gergo anglo - americano vengono chiamati speed (= velocità). Gli stimolanti vengono spesso classificati come anfetamine, un nome che definisce la formula chimica di una categoria di sostanze. In realtà, alcuni stimolanti sono anfetamine (fra tutte, molto nota nel passato era la benzedrina) ma altri hanno formule chimiche diverse; inoltre molte anfetamine hanno effetti diversi da quelli stimolanti (ecstasy).
Alcuni stimolanti sintetici sono prodotti legalmente e usati in medicina come dimagranti in quanto fanno perdere l'appetito (noti anche come anoressizzanti). Vengono venduti come pillole ma possono essere usati anche per via intranasale, fumati o iniettati endovena. Farmaci stimolanti sono stati somministrati alle truppe durante la Seconda guerra mondiale in Germania, USA; Gran Bretagna e Giappone.
In Italia gli stimolanti sintetici venivano usate senza ricetta dagli studenti negli anni quaranta, cinquanta e sessanta, esclusivamente per motivi "scolastici": per rimanere svegli la notte a preparare gli esami, era inoltre un fenomeno strettamente individuale. Negli anni sessanta si è diffusa fra i giovani la "moda" delle anfetamine, come abitudine collettiva, con una motivazione del tutto diversa : quella di ballare, di fare sesso, di "sballare".
Evidentemente nell'uno e nell'altro caso gli effetti ed i comportamenti dei consumatori erano del tutto diversi. Gli effetti provocati dagli stimolanti sintetici sono: stimolazione cerebrale, sensazione di energia e di lucidità, prolungamento dello stato di veglia ed eliminazione della stanchezza, accelerazione del polso, sudorazione, bocca asciutta, pupilla dilatata, inappetenza. Possono provocare inoltre: aumento della pressione, collasso, tremori, ansia, insonnia, disturbi circolatori e cardiaci, perdita di peso e dell'appetito, disturbi mentali. Per uso endovenoso rischio di morte.
L'uso continuo di stimolanti può dare dipendenza. La sindrome di astinenza si manifesta con: depressione, stanchezza, crampi, sonnolenza e si intreccia coi sintomi di intossicazione cronica. Forte è anche la dipendenza psichica. L'abuso di stimolanti può indurre, per compensazione, a usare droghe depressive (alcol, tranquillanti, sonniferi).
Subutex o Buprenorfina
Il Subutex o buprenorfina ad alta dose è una droga completamente sintetica (molto più potente della morfina stessa) usata nel trattamento sostitutivo delle tossicodipendenze da oppiacei all’incirca dalla seconda metà degli anni ‘90.
Essendo una droga, l’utilizzo del Subutex comporta l’instaurarsi di tolleranza, dipendenza e una conseguente sindrome d’astinenza. La maggior parte degli effetti indesiderati riportati più frequentemente sono, per il resto, quelli tipici degli oppiacei (es. stitichezza, mal di testa, senso di affaticamento, insonnia e sonnolenza, nausea, inappetenza).
Come per gli altri oppiacei, l’uso e l’abuso di questa droga comporta rischi di epatotossicità e di depressione respiratoria, soprattutto in caso di associazione con benzodiazepine o in caso di abuso. La depressione respiratoria compare parecchie ore dopo l'assunzione del farmaco e richiede elevate dosi di naloxone.
Spesso, poi, i tossicodipendenti s’iniettavano la sostanza dopo averla sciolta in un liquido, come per l’eroina: ciò era causa di frequenti morti per overdose oltre che di tutti i danni fisici e le malattie derivanti dallo specifico tipo di assunzione.
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